Goðafoss e Akureyri
Goðafoss, ovvero la "cascata degli dèi", è una delle cascate più note e spettacolari d'Islanda , situata nel nord dell'isola, all'inizio della strada Sprengisandur. Le acque del fiume Skjálfandafljót cadono per circa 12 metri su una larghezza di ca.30 m. Il nome di questa cascata deriva da una leggenda secondo la quale, nell'anno 999 o 1000, il Lögsögumaður Þorgeir Ljósvetningagoði fece del Cristianesimo la religione ufficiale dell'Islanda. Dopo questa conversione si dice che - tornando dall' Alþingi - Þorgeirr gettò le sue statue degli dèi nordici nella cascata.
Una vetrata della chiesa di Akureyri (Akureyrarkirkja) ricorda questa leggenda. Probabilmente il nome "cascata degli dei" era già usato antecedentemente, si narra infatti che gli antichi abitanti dell'Islanda la considerassero sacra poiché nei tre getti principali vedevano rappresentata la sacra triade: Odino, Thor e Freyr.
Akureyri si trova a qualche decina di chilometri a ovest della cascata, ed è la seconda area urbana del paese (dopo l'Höfuðborgarsvæðið) ed il quarto comune d'Islanda (dopo Reykjavík, Hafnarfjörður e Kópavogur). Chiamata "Città del sole di mezzanotte" o anche "Capitale dell'Islanda del Nord", Akureyri è un importante porto e centro di pesca, con una popolazione di 17.754 abitanti.[2] Nonostante l'area fosse già edificata dal IX secolo, Akureyri ricevette lo status di città solo nel 1786, lo perse nel 1836 e lo guadagnò definitivamente nel 1862.[3] La città è stata anche utilizzata dagli alleati della seconda guerra mondiale come base per alcune operazioni. Un'ulteriore crescita si è verificata quando, finita la guerra, molti islandesi hanno preferito migrare dalle campagne alle città. La zona ha un clima caldo se paragonata a luoghi alla stessa latitudine a causa di fattori geografici, ed il fatto che il suo porto sia libero dal ghiaccio anche in inverno ha giocato un ruolo importante nella sua storia. Akureyri si trova in fondo all'Eyjafjörður, il fiordo più lungo dell'Islanda centro-settentrionale. Attraversata da un fiume, il Glerá, la città è soltanto 100 km a sud del Circolo Polare Artico.
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